giovedì 23 gennaio 2014

Winter madness

Dicembre. Il nostro mese de fuego. Eh già, perchè mentre i comuni mortali si devono arrabattare tra pranzi natalizi, cenoni di Capodanno e tombolate dell'Epifania a mia figlia pareva troppo poco e ha deciso che tra i 365 disponibili il giorno migliore dell'anno per venire al mondo era il 30 dicembre. Massì che vuoi che sia organizzare un compleanno il giorno prima del veglione!
Ma cominciamo dal principio.
Il primo giorno di ferie mi organizzo per portare Silvia a fare il tagliando dal pediatra. Tutto ok, magari sarebbe il caso di togliere il ciuccio (chiamiamolo pure tappo) definitivamente con i tre anni. Mmm....sii...certo... Ideona: diciamo alla nana che Babbo Natale mentre lei era via è venuto a casa e si è portato via tutti i ciucci (sto stronzo..), ma che dopo le porterà un sacco di regali (bè dai non un brutto scambio). Ok sembra essersela bevuta. Prima sera quasi bene. Ripete ossessivamente la storia che Babbo Natale si è fregato il ciuccio, ma non si dispera. Seconda sera, tragica. Sinceramente pensavo che nel momento in cui Silvia sarebbe stata in grado di comporre frasi di senso compiuto avremmo instaurato un dialogo e sarei stata in grado di "spiegarle" le cose. Seee come no! Quando è in preda ad una crisi d'astinenza da ciuccio, sembra di parlare con un ostrogoto sordo-muto. Una bambina che in condizioni normali riesce a dire "Babbo-Natale-ha-preso-il-ciuccio-mentre-ero-a-casa-della-mia-amica-Emma,-ma-poi-mi-porterà-tanti-regali", improvvisamente non comprende più alcun concetto logico e nemmeno la lingua italiana (non ce l'ho il ciuccio, non c'è più! VOIOOOOO IL CIUCCIOOOOOO! TROVALO!).

Ma arriviamo alla vigilia. Tutto è pronto. Come da tradizione, buffet serale e apertura regali. Problema. I regali (tutti) sono ammassati alla rinfusa in camera nostra, un pò sotto al letto un po' nell'armadio un po' dietro alla porta. La quantità di articoli è pressappoco quella contenuta in un centro commerciale, di cui il 90% sono per la più piccola della famiglia. Si pone il problema di come trasportare tutta la merce dalla camera al soggiorno senza che la nana se ne accorga. A dire la verità io era una settimana che segnalavo la questione, ma il maschio alfa sosteneva di avere tutto sotto controllo (ah bè, siamo in una botte di ferro). Ma dov'è il problema? Lasciamo alle nonne il compito di distrarre la nipote e noi facciamo i folletti spostando tutti i pacchi da una stanza all'altra... Praticamente un trasloco. Il prossimo anno meglio se ci organizziamo diversamente, così evito il rischio di lussarmi una spalla tentando di afferrare i pacchetti rimasti sotto al letto e di trovare regali sparsi in giro per giorni e giorni, come i coriandoli dopo carnevale.
Comunque sorpresa riuscita, Silvia ha anche tentato di scovare Babbo Natale sotto il tappeto, si sa, è un tipo molto smilzo (oltre ad essere il bastardo che si è fregato i ciucci).
Tanti, troppi regali (ma d'altronde s'è tenuto i ciucci). Andrà sicuramente fatta un po' di pulizia in cameretta e faremo magicamente sparire un po' di cosette...
Come se non bastasse, come già detto, il 30 è il terzo Silvia-compleanno.
Quest'anno mi ero quasi impegnata. Ho fatto un paio di telefonate ad associazioni, organizzazioni, sale per feste, ma avendoci pensato appena ai primi di dicembre...forse era vagamente tardi per qualsiasi tipo di prenotazione. Non sono proprio una party planner coi fiocchi. Tagliamo la testa al toro, prenotiamo play-park e così abbiamo il pacchetto completo senza dover preoccuparci di cibo, pulizie e intrattenimento! Successo garantito.
Per chi non lo sapesse i play-park, non so se hanno un nome tecnico, sono quei luoghi dove si fanno conversazioni con chi capita e a singhiozzo: "dicevamo...non so se hai letto il libro di cui ti parlavo prima davanti al tappeto elastico....ma....parlavo con te o con la mamma di Gianluca?  Ah no, con te eravamo davanti al gonfiabile e mi stavi dicendo...ah già che non trovi tuo figlio...hai provato nella vasca delle palline?"
Non abbiamo avuto nemmeno il tempo per riprenderci dal compleanno che c'è da organizzare il veglione. Anche quello last-minute ovviamente! Si comincia a parlarne a ottobre, ma poi siccome "ma daaai è presto!", finisce che il 31/12 alle 10.00 di mattina "e quindi che si fa stasera?". Vabbè dai tutti a casa mia, raffazzoniamo una cena e ci divertiamo uguale. Ma chissà come mai io e le altre mamme ci ritroviamo sempre a mangiare con mezza chiappa sulla sedia mentre cerchiamo di tagliare un pomodorino ed evitare che i nani allaghino il pavimento brindando allegramente. Silvia e una sua amichetta hanno resistito senza alcuna fatica fino alla mezzanotte, brindando con Trilly-spumante e agitando i bengala in giardino. La messa a letto dopo l'euforia della festa è stata lievemente turbolenta (mi è stato chiesto addirittura di restituire la casa di Peppa a Babbo Natale a patto che l'infame restituisse il ciuccio sottratto con l'inganno), ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Coma profondo fino alle 9 di mattina (perchè dormire infondo è una perdita di tempo...).

Potete capire che nella situazione fisico-psichica in cui ci trovavamo i primi di gennaio era comprensibile scordarsi della Befana. Eh già l'abbiamo saltata a piè pari. Ma la pupa doveva essere talmente satura di pacchetti e regali che non n'è rimasta particolarmente turbata, ha solo chiesto, il 7 gennaio, quando sarebbe passata (tipo che magari è solo un attimo in ritardo). Le ho risposto che forse era andata per sbaglio dalla nonna (piano B). D'altronde se abbiamo un Babbo Natale cleptomane potremo pure avere una Befana rinco!


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